lunedì 9 gennaio 2017

STEP. 25 The end of Apricot Colour

Ed anche questo percorso è giunto al termine.
Tutto iniziò quando mi venne assegnato il colore albicocca (STEP.19). Non sapevo a cosa sarei andata incontro, ma la curiosità di imbattermi in una simile esperienza era tanta.
La prima cosa da fare era, innanzitutto, capire ed introdurre il colore assegnatomi (STEP.1). Analizzarlo, cercando di tradurlo in quante più possibili lingue del mondo (STEP.2) e secondo i codici propri dello stesso (STEP.3). Una cosa molto utile è stata la "creazione" dell'abbecedario relativo al colore albicocca (STEP.9). Dopodichè, attraverso diversi temi quali musica (STEP.5), scienza (STEP.6) e cinema (STEP.7) ho iniziato ad effettuare delle ricerche più specifiche per vedere se il colore fosse presente, seppure gli ambiti fossero differenti. E man mano che andavo avanti, capivo che la cosa stava diventando sempre più interessante. Laddove non era possibile trovare un diretto collegamento al mio colore, ho dovuto ampliare il campo all'arancione: è stato il caso degli emblemi (STEP.10), del colore nel mito (STEP.4) e nella storia (STEP.21). Abbastanza diretto, invece, è stato trovare riferimenti al mio colore in ambito culinario (STEP.12), nella chimica (STEP.14), nella moda (STEP.20)e in architettura con Frank Lloyd Wright(STEP.22).
In ambito artistico, invece, diversi sono stati gli step per analizzare il colore. Dal design (STEP.16) alla pubblicità (STEP.15) per poi passare al comics (STEP.13), sfogliando tra brevetti (STEP.17) e documenti (STEP.11) e indagando nelle gallerie d'arte (STEP.18). Tutta questa avventura per arrivare a concepire un pensiero selvaggio del colore (STEP.23) che racchiudesse in un unica nuvola (STEP.24) quegli aggettivi caratteristici e che facessero pensare direttamente all'albicoccca.
Alla fine di tutto, posso dire che questa sia stata un'esperienza formativa nonchè molto originale.

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STEP.23 Un colore "selvaggio"

Le albicocche sono buone, tascabili e ci puoi giocare facendole saltare sul palmo di una mano come con una palla da baseball. Sono soffici, tra il velluto e la ciniglia, e di un colore estivo ma non banale, il colore dei tramonti sul mare quando agosto sta finendo. Soprattutto, a differenza di altri frutti con il nocciolo, non sono difficili da mangiare. Si preme leggermente con i pollici sulla scanalatura, e l’albicocca si lascia aprire in due metà uguali. L’albicocca ha il colore della pelle abbronzata a giugno,luglio,agosto e settembre. Ha le lentiggini, e poi ancora quella sensazione soffice al tatto. Questo è ciò che esprime il colore albicocca se si pensa alla sensazione che da' guardandolo o, in questo caso, al tatto. Direi tutt'altro che un pensiero "selvaggio"!

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Allargando il campo, sappiamo che il colore come metodo terapeutico era già utilizzato in molte culture antiche, in  particolare in Egitto, in India e in Cina. In queste tradizioni si  è sviluppata una vasta conoscenza del colore e oggi gli scienziati  stanno cominciando a riscoprire queste informazioni che ci arrivano  dal passato.
  • Gli egizi mettevano il colore in relazione con le loro divinità e con i fenomeni della natura.
  • Secondo la tradizione indiana sul corpo dell’essere umano agiscono i 7 chakra, centri di energia fisica, psichica e spirituale, a ognuno dei quali è associato un colore.
  • La medicina cinese parte dal presupposto che tutti gli organi siano collegati tra di loro e che ogni organo abbia un suo colore specifico.
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STEP. 21 I protagonisti

Per questo post vorrei parlare di una curiosità che mi è saltata all'occhio ricercando sul web l'argomento di questo step e relativo al colore assegnatomi. Non ha riferimenti diretti con personaggi storici ma tratta di un articolo che parla della razza canina del carlino nella storia e di come, nelle diverse epoche, tanti personaggi storici presero alla loro corte questa razza:

L’origine del Carlino risale all’antica Cina. Infatti, cani chiamati “dal muso corto” sono descritti in documenti datati circa 600 a.C. Quando poi, tra il Cinquecento e il Seicento, la Cina iniziò gli scambi commerciali con l’Europa, i commercianti iniziarono a portare con sé piccoli cani come doni dall’Oriente: ovvero i Carlini. Sono tanti i personaggi di diverse epoche che si innamorarono di questa razza di cane. 
Guglielmo I di Inghilterra, Francia Maria Antonietta, Napoleone Bonaparte, la regina Victoria che rimase colpita e fu lei a favorire la diffusione dei Carlini color albicocca e vietò il taglio delle loro orecchie, decretando fosse una pratica inutile e crudele. Infine, in epoche più recenti, persino Sir Winston Churchill perse la testa per questa razza, tanto che dedicò al Carlino della figlia, una poesia.
Il Carlino albicocca è considerato una variazione rara del fulvo e conferisce al pelo una particolare colorazione arancione-gialla intensa. 
Abbiamo testimonianze pittoriche della presenza di Carlini fulvi e albicocca fin dal XVIII secolo. Le testimonianze pittoriche abbondano poiché molti erano coloro che volevano avere al proprio fianco il Carlino prediletto mentre un artista li ritraeva. Le grandi dame pensavano di valorizzare la propria bellezza tenendo al proprio fianco, per contrasto, un animale dal fisico sorprendente.


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http://velvetpets.it/2015/06/07/carlino-cane-curiosita-cenni-storici/

http://pug.pimpmypug.it/curiosita-e-cenni-storici-sul-carlino/

domenica 25 dicembre 2016

STEP. 11 Un documento

Previous article in issue: THE EFFECT OF SULFUR DIOXIDE AND FERMENTATION ON COLOR EXTRACTION FROM RED GRAPES
  1. Next article in issue: ASCORBIC ACID STUDIES ON CHILLED, FRESH, AND FERMENTED ORANGE JUICE
Il colore albicocca lo troviamo in un documento online, appartenente ad un giornale specifico delle scienze alimentari. Di seguito riportato il link:
Journal of Food Science
Volume 25, Issue 2
March 1960 
Pages 190–196

THE CAROTENOIDS OF APRICOTS

Authors

  • First published: 
  • DOI: 10.1111/j.1365-2621.1960.tb00322.x
  • Cited by: 24 articles

domenica 18 dicembre 2016

venerdì 16 dicembre 2016

STEP. 22 Il colore in architettura

Fallingwater House
Frank Llyod Wright
1491 Mill Run Road, Mill Run, PA 15464, Stati Uniti, 1936 -1939



Chiaro esempio di architettura in cui si intravede, nel rivestimento esterno ed anche internamente, l'uso del colore albicocca nelle sue tonalità più delicate e naturali, è la Casa sulla Cascata di Frank Lloyd Wright. Costruita tra il 1936 e il 1939 in prossimità della cascata sul torrente Bear Run nei boschi della Pennsylvania, è considerata l’opera più famosa del maestro Frank Llyod Wright e per la sua complessità di volumi, la sua composizione degli spazi, viene studiata da molti punti di vista. 
La sequenza dei materiali utilizzati è di tipo cemento-pietra-acqua-scultura-verde e il tutto si adatta perfettamente al contesto. L’intenzione dell’architetto era quella di fondere l’edificio con l’insieme degli elementi naturali (acqua-pietre-alberi) a sua disposizione, come se ne facesse integralmente parte. La pietra nativa si fonde con le strutture in calcestruzzo armato color beige, originariamente color albicocca chiaro, che si amalgamano come in un unico impasto; così che la costruzione non può essere immaginata in nessun altro luogo se non in questo.  

Tra le varie riviste di architettura online, su Domusweb in particolare, ricercando il colore assegnatomi, è apparso un articolo riguardante  la marca Duravit e la sua collezione di mobili per bagno. 
"La tavolozza di colori proposti per questa nuova gamma si ispira alle tendenze e colori per la primavera 2016: forti contrasti e alta saturazione creare impostazioni con un'atmosfera intensa, mentre i toni caldi e brillanti sottolineano un senso di eleganza. La ricerca del colore prende ispirazione da pietre preziose: le nuove finiture verde giada, pietra blu e grigio Dolomite trasformano i mobili della collezione in veri e propri gioielli, contraddistinti da un design che è anche molto semplice. La superficie finitura Lilla Bianco fornisce intanto un tocco di luminosità e l'eleganza e combinato con vera impiallacciato in rovere Mediterraneo evoca una sensazione di estate. La finitura laccata in albicocca trasmette un fresco ma allo stesso tempo un'atmosfera calda, accentuato attraverso la combinazione con rubinetti e accessori in bronzo o oro."

http://www.archidiap.com/opera/fallingwater-house/ 
https://it.wikipedia.org/wiki/Casa_sulla_cascata
http://www.domusweb.it/content/domusweb/en/products/product.15960.l-cube.html.html

giovedì 1 dicembre 2016

STEP. 19 Anatomia di un colore

Mi presento, sono il colore albicocca!

Il mio nome è conosciuto, soprattutto, perchè associato al frutto dell'albicocca, da cui deriva.
Dicono di me che sono una tonalità chiara dell'arancione ma, ci terrei a precisare, che mi distinguo da quest'ultimo per le mie meravigliose sfumature tra il rosa e il giallo.

Nel mondo dell'arredamento mi definiscono colore pastello, probabilmente perchè vedono in me un colore delicato e romantico, ma anche moderno e gioioso.
Talvolta mi sento anche un po' poetico e dolce, senza essere troppo stucchevole. 
Chi pensa a me, immagina una bella mattinata di agosto, Sono un colore caldo, faccio parte delle sfumature del tramonto e di quelle dell'alba.
Sono allegro e confortante e miglioro l'umore; se abbinato al colore legno o ad altri più chiari come l'avorio e il panna, sono perfetto.

Calore, generosità, spensieratezza, giocosità sono caratteristiche che mi appartengono. Talvolta potrei turbare chi mi guarda ma, allo stesso tempo, tranquillizzare qualcun altro. 
Vengo associato a frutti succosi come le albicocche e per i popoli dell'India sono simbolo del coraggio e del sacrificio. 
Insomma... sono un vero eroe!

Mi trovate nella moda ravvivando, qua e la, le collezioni di haute couturetra i quadri di Van Gogh e Picasso, sulle pareti delle vostre case per scaldare un po' l'ambiente e aprite bene le orecchie, sono anche nel make-up per ciprie, rossetti e blush. 

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Detto ciò, spero di essermi fatto conoscere un po' di più rispetto a quanto si sapeva sul mio conto.

A presto,
Ciao!