domenica 25 dicembre 2016

STEP. 11 Un documento

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Il colore albicocca lo troviamo in un documento online, appartenente ad un giornale specifico delle scienze alimentari. Di seguito riportato il link:
Journal of Food Science
Volume 25, Issue 2
March 1960 
Pages 190–196

THE CAROTENOIDS OF APRICOTS

Authors

  • First published: 
  • DOI: 10.1111/j.1365-2621.1960.tb00322.x
  • Cited by: 24 articles

domenica 18 dicembre 2016

venerdì 16 dicembre 2016

STEP. 22 Il colore in architettura

Fallingwater House
Frank Llyod Wright
1491 Mill Run Road, Mill Run, PA 15464, Stati Uniti, 1936 -1939



Chiaro esempio di architettura in cui si intravede, nel rivestimento esterno ed anche internamente, l'uso del colore albicocca nelle sue tonalità più delicate e naturali, è la Casa sulla Cascata di Frank Lloyd Wright. Costruita tra il 1936 e il 1939 in prossimità della cascata sul torrente Bear Run nei boschi della Pennsylvania, è considerata l’opera più famosa del maestro Frank Llyod Wright e per la sua complessità di volumi, la sua composizione degli spazi, viene studiata da molti punti di vista. 
La sequenza dei materiali utilizzati è di tipo cemento-pietra-acqua-scultura-verde e il tutto si adatta perfettamente al contesto. L’intenzione dell’architetto era quella di fondere l’edificio con l’insieme degli elementi naturali (acqua-pietre-alberi) a sua disposizione, come se ne facesse integralmente parte. La pietra nativa si fonde con le strutture in calcestruzzo armato color beige, originariamente color albicocca chiaro, che si amalgamano come in un unico impasto; così che la costruzione non può essere immaginata in nessun altro luogo se non in questo.  

Tra le varie riviste di architettura online, su Domusweb in particolare, ricercando il colore assegnatomi, è apparso un articolo riguardante  la marca Duravit e la sua collezione di mobili per bagno. 
"La tavolozza di colori proposti per questa nuova gamma si ispira alle tendenze e colori per la primavera 2016: forti contrasti e alta saturazione creare impostazioni con un'atmosfera intensa, mentre i toni caldi e brillanti sottolineano un senso di eleganza. La ricerca del colore prende ispirazione da pietre preziose: le nuove finiture verde giada, pietra blu e grigio Dolomite trasformano i mobili della collezione in veri e propri gioielli, contraddistinti da un design che è anche molto semplice. La superficie finitura Lilla Bianco fornisce intanto un tocco di luminosità e l'eleganza e combinato con vera impiallacciato in rovere Mediterraneo evoca una sensazione di estate. La finitura laccata in albicocca trasmette un fresco ma allo stesso tempo un'atmosfera calda, accentuato attraverso la combinazione con rubinetti e accessori in bronzo o oro."

http://www.archidiap.com/opera/fallingwater-house/ 
https://it.wikipedia.org/wiki/Casa_sulla_cascata
http://www.domusweb.it/content/domusweb/en/products/product.15960.l-cube.html.html

giovedì 1 dicembre 2016

STEP. 19 Anatomia di un colore

Mi presento, sono il colore albicocca!

Il mio nome è conosciuto, soprattutto, perchè associato al frutto dell'albicocca, da cui deriva.
Dicono di me che sono una tonalità chiara dell'arancione ma, ci terrei a precisare, che mi distinguo da quest'ultimo per le mie meravigliose sfumature tra il rosa e il giallo.

Nel mondo dell'arredamento mi definiscono colore pastello, probabilmente perchè vedono in me un colore delicato e romantico, ma anche moderno e gioioso.
Talvolta mi sento anche un po' poetico e dolce, senza essere troppo stucchevole. 
Chi pensa a me, immagina una bella mattinata di agosto, Sono un colore caldo, faccio parte delle sfumature del tramonto e di quelle dell'alba.
Sono allegro e confortante e miglioro l'umore; se abbinato al colore legno o ad altri più chiari come l'avorio e il panna, sono perfetto.

Calore, generosità, spensieratezza, giocosità sono caratteristiche che mi appartengono. Talvolta potrei turbare chi mi guarda ma, allo stesso tempo, tranquillizzare qualcun altro. 
Vengo associato a frutti succosi come le albicocche e per i popoli dell'India sono simbolo del coraggio e del sacrificio. 
Insomma... sono un vero eroe!

Mi trovate nella moda ravvivando, qua e la, le collezioni di haute couturetra i quadri di Van Gogh e Picasso, sulle pareti delle vostre case per scaldare un po' l'ambiente e aprite bene le orecchie, sono anche nel make-up per ciprie, rossetti e blush. 

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Risultati immagini per color albicocca moda

Detto ciò, spero di essermi fatto conoscere un po' di più rispetto a quanto si sapeva sul mio conto.

A presto,
Ciao!

STEP. 20 I colori della moda

Delicato incontro sulla palette cromatica tra il rosa e l’arancione, il color albicocca è la nuance sofisticata, per niente banale e, non sempre facile da abbinare, nonché tonalità di tendenza Primavera Estate 2016. 


Completo in pijama jacquard PINKO
Abito in crochet con profonda scollatura a V,
coulisse in vita e spacchi sui lati, Melissa Odabash
Ha colori del tramonto il total look di Emporio Armani,
nella nuance dell’albicocca:
il blazer in cady e il cappello di paglia a stesa larga
 con nastro in grosgrain arancione

Camicia in 100% seta con doppie tasche sul davanti, Equipment
Pantaloni palazzo in sablé di pura seta,
dalla gamba larga, Max Mara

Negli archivi della moda del Novecento un capo realizzato in seta taffetà in cui ritroviamo il colore albicocca insieme ad altri, appartiene alla collezione di Alta Moda di Roberto Capucci







Di seguito la scheda prodotto:


L'abito è del 1985. Nel periodo tra il 1981-1990 incomincia una nuova era della storia del successo internazionale, conquistato dalle grandi firme italiane della moda. La moda diventa sempre più internazionale: non più solo dalla Francia e dall’Europa, ma anche dagli Stati Uniti e dal Giappone provengono nuovi stili e nuove mode.

In Italia
La parola d’ordine è apparire. È il trionfo dell’immagine usata come mezzo di comunicazione, come “filosofia” di comportamento espressa dal total look, stile studiato dalla testa ai piedi in cui tutto è coerente dal più piccolo accessorio al capospalla. 
Il successo internazionale del “sistema moda” italiano in quegli anni si è consolidato grazie all’apporto di creatività e di idee imprenditoriali e manageriali di stilisti ormai affermati e di nuovi talenti. Fra le giovani promesse della moda italiana vi erano il sarto Domenico Dolce e il grafico Stefano Gabbana, che nel 1986 presentarono a Milano la loro prima collezione, e Franco Moschino (1950-1994) che debuttò con i marchi Moschino CoutureMoschino Jeans, e Cheap&Chic.
Il successo internazionale della moda italiana degli anni Ottanta si identifica con Giorgio Armani e con la giacca destrutturata su cui facevano indifferentemente perno le collezioni maschili e femminili. Realizzato per l’uomo con colori e tagli inediti, il blazer diventò componente essenziale del guardaroba femminile in un’epoca in cui le donne accedevano sempre più numerose al mondo del lavoro. 
Nel 1982, il magazine americano «Time» dedicò ad Armani e alla sua giacca destrutturata la copertina. A quella data, la moda Armani era già ben nota negli Stati Uniti. La linea Giorgio Armani Le Collezioni per uomo e per donna era commercializzata attraverso i più lussuosi department store. Il marchio e il logo Emporio Armani erano segno distintivo al tempo stesso di una collezione e di un canale distributivo monomarca.

Nel mondo
Negli anni Ottanta la moda è diventata definitivamente internazionale. Oltre all’Italia, in Europa anche Germania e Inghilterra incominciarono a fare concorrenza alla Francia. 
Dagli Stati Uniti arrivò la moda classica sportiva. La moda americana raggiunse il successo mondiale in quegli anni con le sue tre firme più prestigiose: Donna Karan, Calvin Klein e Ralph Lauren. Dal Giappone invece arrivò la moda d’avanguardia. Con Kenzo, diventato ormai una presenza stabile sulle passerelle parigine, gli stilisti giapponesi si contraddistinsero per l’uso di materiali insoliti nella confezione di abiti che vestivano il corpo ignorandone il sesso, una novità con cui la concezione occidentale del corpo, dell’abito e della sessualità continua ancora oggi a misurarsi.